mercoledì 25 luglio 2012

Recensione: La sposa spagnola di Kathleen McGregor



Titolo: La Sposa Spagnola
Autore: Kathleen McGregor
Editore: Leggereditore
Pagine: 560
Prezzo: € 12,90
Trama
Sullo sfondo di paesaggi esotici, dalla bellezza incantatrice, si snodano le vicende del pirata John McFee, uomo senza scrupoli, dal passato oscuro e controverso. Il suo cammino lo porterà a combattere aspramente durante la presa di Panama, a vivere tra gli indios della giungla e a solcare i mari verso l’isola di Barbados. Soprannominato il meticcio dagli occhi di ghiaccio, John vedrà le sue difese sciogliersi al sole dei Caraibi, quando una misteriosa quanto attraente donna farà irruzione nella sua vita. Tuttavia Soledad è restia a fidarsi... la semplice vicinanza dell’uomo la terrorizza, lasciandola senza respiro. Riuscirà il sentimento, quello puro, a scalfire l’animo inquieto di un pirata fin troppo avvezzo a selvaggi ammutinamenti e a bufere inarrestabili?

La mia recensione
Divorato in soli due giorni anche se conta circa 560 pagine, “La sposa spagnola” è un libro perfetto per l’estate grazie alla sua ambientazione affascinante e marinaresca e grazie all’oscura, violenta ed appassionante storia d’amore. E’ un libro che consiglio ad un pubblico adulto soprattutto per le numerose scene di sesso che l’autrice inserisce.
La McGregor ci descrive un mondo ancora legato alle convenzioni, dove i matrimoni sono combinati e non d’amore, dove la donna non ha nessun diritto ed è sottomessa all’uomo, dove una donna bella, attraente, con forme generose e forse un po’ provocanti, è considerata figlia del diavolo.

Il racconto parte dalla città di Panama e siamo nel 1671, Soledad giovane e bella donna, è costretta a sposare Don Antonio, un uomo molto più vecchio di lei, un incubo che si stava per realizzare mentre all’orizzonte un terribile futuro aspettava gli abitanti di Panama perché il feroce e terribile pirata Morgan sta per invadere la città.
La povera Soledad rinchiusa nella sua stanza dopo essersi rifiutata di adempiere ai suoi doveri coniugali, osserva la città svuotarsi, tutti scappano, tutti lasciano le proprie case portandosi dietro i propri averi, tutti tranne lei.
Grazie all’aiuto della sua cameriera riesce a scappare, ma quella ventata di libertà durerà molto poco perché sarà catturata proprio dai pirati.
Morgan e gli altri vogliono trovare il grande tesoro di Panama ma il destino vuole che Soledad e Don Antonio si ritrovino prigionieri insieme e questo costerà tantissimo alla nostra protagonista perché verrà usata per estorcere le informazioni a Don Antonio.
L’unico modo che i Pirati conoscono per torturare una donna è quello di violentarla. Soledad, immobilizzata su un tavolo, nuda e terrorizzata inizia a pregare sommessamente, ma ad un certo punto vede lui, un uomo che la fissa come se fosse una preda, una pantera in mezzo ad un branco di cani, il diavolo a cui chiedere aiuto.
John si dispone tra la donna e gli altri pirati e la rivendica come sua, ma l’unico modo per avere quella donna è possederla li, davanti a tutti. La domanda sussurrata nell’orecchio di Soledad è terribile: “Io, o loro”, lei si sentì mancare, un uomo solo invece di tutti gli altri, non vi era scelta, avrebbe perso il suo onore e la verginità, ma quella era l’unica scelta possibile e così con un filo di voce risponde: “Tu”. Da quel momento i loro destini cambieranno completamente e saranno per sempre uniti nel bene e nel male.
L’autrice è molto brava a farci immaginare fantastici paesaggi esotici, un mondo affascinante dove la natura è ancora selvaggia ed alle volte distruttiva. Ci fa sognare con i due grandi personaggi che vengono descritti in modo semplicemente fantastico: tanto è bella, ingenua, timorata di Dio, ma con  una grande rabbia repressa, Soledad, tanto John è affascinante, tenebroso, rude e violento.
Erotismo, terrore ed amore risultano indissolubilmente legati così come mi sono ritrovata io legata a questo libro, senza riuscire a fare niente altro per due giorni, per il desiderio di scoprire il destino di questi due indimenticabili personaggi.

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1 commento:

  1. che bel libro!davvero mi piacerebbe leggerlo sotto l'ombrellone,mi hai affascinata con la tua recensione!

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